O n i r i A

Oniria è una dimensione eterea costituita dalla lieve luce dei sogni.

Una luce che si sprigiona dal buio — incontenibile quanto inattesa — allorché spirito e corpo s'adagiano l’un sull'altro.
E lo sguardo, ricolmo del diafano distacco dei fantasmi, arriva a trasfigurare il mondo.

E’ qui che logica, a-logica e para-logica concorrono a creare una teoria inesauribile di apparizioni,
in cui testo e contesto interagiscono di continuo, passati al fluido setaccio dell'inconscio.
Un setaccio finemente intessuto da inconsapevoli trame di razionalità sopita.

Oniria è una dimensione celeste, ove luci e ombre, linee e volumi,
oggetti e soggetti — e con essi masse, proporzioni, materie — si fondono e si richiamano,
rafforzandosi ed annullandosi senza sosta.

In Oniria, vero e verosimile s’intrecciano, cangianti epifanie d'un chimerico reale,
segmentato nel declinarsi, sovente indistinto, di athmos, hydros, geos e pyros.

Esplorando con nuovi occhi la persistente tensione dialettica tra illusione della realtà e realtà dell'illusione,
Oniria diviene ricerca dell’istante puro, immerso nell’eterno riverbero del sogno.


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